Martedì 23 aprile un’autobomba ha devastato l’ambasciata francese a Tripoli ferendo due guardie francesi, è il primo attacco importante contro target occidentali dopo quello che è costato la vita lo scorso settembre, ad opera di jiadisti all’ambasciatore USA Chris Stevens.
Tripoli e tutta la Libia dopo che è stato rovesciato il regime di Gheddafi sono state inondate di armi e vi scorrazzano violenti bande armate.
Il signore della guerra Congolese Bosco Ntaganda il giorno 18 marzo 2013 si è costituito all'ambasciata degli Stati Uniti in Ruanda chiedendo di essere trasferito alla Corte penale internazionale, dove affronterà le accuse di crimini di guerra che ha collezionato durante anni di ribellione.
Nato in Ruanda, Ntaganda cresciuto in Congo prima di combattere al fianco dei ribelli Tutsi ruandesi che presero il controllo del piccolo paese dell'Africa centrale, che termina il genocidio del 1994 in cui morirono oltre 800.000 persone, soprannominato "The Terminator", per la sua implacabile sete di sangue e la sua ferocia, di recente è stato un leader della ribellione M23.
Le forze militari Francesi e quelle del Ciad stanno combattendo in condizioni estremamente dure gli islamisti di Al Qaeda nelle desolate montagne dell’Adrar des Ifoges, nord est del Mali sud dell’Algeria.
Le autorità del Ciad nei giorni scorsi hanno affermato, di aver ucciso durante operazioni militari i principali leader di Al Qaeda della regione: Abdelhamid Abou Zied e Mokhtar Belmokhtar. Il primo nato nel 1965 in Algeria ha fatto guadagnare nel corso degli ultimi cinque anni milioni di dollari (in riscatti) ad AQIM (Al Qaeda nel Maghreb Islamico) attraverso una raffica di sequestri di occidentali.
Mogadiscio teatro di un nuovo attacco terroristico contro le autorità governative, l'ultimo attacco nel settembre 2012 aveva causato la morte di 18 persone.
Nel giorno 18/03 un'autobomba è esplosa nella capitale somala Mogadiscio, uccidendo almeno 8 persone. L'attacco è avvenuto nei pressi del palazzo presidenziale, l'obiettivo sarebbe un bus che trasportava membri del governo tra cui il capo dell'intelligence del distretto di Mogadiscio.
Per ora nessun gruppo ha ufficialmente rivendicato la responsabilità per l'attentato, ma la dinamica dell'accaduto lascia pensare che si tratti di un'azione compiuta dal gruppo terroristico di matrice islamica al-Shabaab, che hanno da poco ripreso possesso della città meridionale di Hudur, capitale della regione di Bakool.
Riportiamo la traduzione della rivendicazione pubblicata in lingua inglese dal gruppo terroristico Ansaru dell'uccisione dei sette rapiti in Nigeria, tra cui figurava Silvano Trevisan, ingegnere italiano di 69 anni.
IN NOME DI ALLAH IL PIU' COMPASSIONEVOLE E IL PIU' MISERICORDIOSO
Si ricorda che J.A.M.B.S. ha annunciato la cattura di sette stranieri cristiani e ha avvertito che se ci fosse stato qualche tentativo di salvataggio di questi, avrebbero messo la loro vita in pericolo. Il governo nigeriano ha annunciato che l'avrebbe fatto con ogni mezzo, hanno ignorato il nostro avvertimento come il presidente ha comandato agli agenti di sicurezza.
In più, il governo britannico ha inviato cinque caccia bombardieri, militari e intelligence, sfilando a Bauchi con l'ordine di liberarli.
Hanno anche arrestato molte persone incluse donne uccidendo alcune di loro.
In base a questi eventi, le operazioni del governo nigeriano e britannico hanno portato alla morte dei sette stranieri cristiani. Perché l'anima di un singolo credente (musulmano) vale più di quella di migliaia di infedeli.
Abu Usamatal Ansary
(JAMBS leader)
In data 09/03/13 attorno le ore 14.00 viene rivendicata su un sito in lingua inglese l'uccisione di Silvano Trevisan e degli altri sei ostaggi, tre lavoratori di nazionalità libanese, un britannico, un greco e un filippino, sequestrati in Nigeria il 16/02 scorso. La notizia ha iniziato a circolare piuttosto velocemente nonostante la Farnesina non abbia potuto confermare il decesso del connazionale, la conferma non è giunta nella giornata di sabato 9 nemmeno dalle autorità nigeriane. Il sito di monitoraggio SITE, con sede nel Maryland, pubblica un video alle ore 09.37 locali dal titolo "Ansar al-Muslimeen Announces Execution of Foreign Hostages" che mostra i corpi degli ostaggi uccisi. Dalle immagini del video non è possibile però procedere al riconoscimento del corpo di Trevisan. Appena dopo le 13.00 ora italiana del giorno 10/03 arriva la conferma da parte della Farnesina dell'uccisione di Trevisan e degli altri sei ostaggi.
L’attacco di sabato scorso a Jamaare, una cittadina a circa 200 chilometri (125 miglia) a nord di Bauchi, capitale dello Stato di Bauchi può essere considerato uno tra i più significativi “attacchi” di Targeting stranieri avvenuti nel nord della Nigeria. Le autorità nigeriane hanno dichiarato che i rapiti sono un cittadino inglese, un greco, un italiano (Silvano Trevisan), tre libanesi e un filippino, tutti i dipendenti di una società di costruzioni chiamata “setraco”.
La Nigeria continua ad essere scossa dalla militanza islamista riconducibile al gruppo Boko Haram e nel vicino Mali le truppe francesi affrontano i militanti islamisti nel nord. Nella Repubblica Centrafricana i ribelli entrano nel governo di Bozizè.
Daily Update 28/01/2013
L'intervento da parte delle truppe francesi nel nord del Mali produrrà nel breve-medio termine un incremento di attività terroristiche nelle aree adiacenti, le zone confinanti del Niger potranno subire incursioni da parte di miliziani islamisti in fuga dal Mali a causa dello scarso controllo del confine da parte delle forze di sicurezza del Niger. È opportuno ricordare che alcuni dei terroristi coinvolti nell'attacco di In Amenas si ritiene provenissero dal Niger, a conferma della vulnerabilità dei confini e del carattere regionale delle destabilizzazioni.
Funzionari diplomatici occidentali e altri obiettivi strategici potrebbero diventare oggetto di attacchi nelle città di Niamey e di rapimenti nelle aree desertiche a causa dell'aumento di sentimenti ostili nei confronti del personale occidentale dovuto alle operazioni in Mali.
Anche le regioni settentrionali del Burkina Faso (Oudalan, Soum, Loroum), caratterizzate dalla presenza di militanti islamisti, potranno subire un aumento di attività terroristiche, si consiglia quindi al personale straniero di evitare spostamenti nell'area. Anche le missioni diplomatiche di Ouagadougou o obiettivi militari potranno subire attacchi. Si ritiene invece che a sud della capitale la situazione dovrebbe mantenersi in condizioni di sicurezza.
L'impianto di estrazione di gas di In Amenas, situato a Tigantourine a 40 km a sud-ovest della città di In Amenas e 1300 km a sud-est di Algeri, è stato teatro di un brutale attacco terroristico il 16 gennaio.
L'impianto è di proprietà di una joint venture tra la norvegese Statoil, la britannica British Petroleum e la compagnia statale algerina Sonatrach. Anche la società giapponese JGC Corp fornisce servizi all'impianto. L'istallazione è in grado di produrre circa 9 miliardi di metri cubi di gas all'anno, più di un decimo della produzione totale algerina. Fonti algerine confermano che il personale di sicurezza (in parte uomini della gendarmeria e in parte personale BP), circa 200 uomini, non era in possesso di armi e non ha potuto quindi opporre alcun tipo di resistenza.