Gli Stati Uniti sebbene disturbati e irritati dalle parole di Putin, hanno dichiarato di non sapere cosa esattamente intendesse, è estremamente raro che un leader americano o russo emetta una minaccia nucleare così implicita, quindi in questo particolare contesto della guerra in Ucraina, il rischio che si trasformi in guerra nucleare non può essere assolutamente ignorato. In Russia, come negli Stati Uniti, il presidente ha l'autorità esclusiva di ordinare un attacco nucleare. In Russia i codici sono detenuti dallo Stesso Putin dal suo fedelissimo ministro della difesa Sergei Shoigu e dall’altro fedelissimo Valery Gerasimov capo di stato maggiore. Putin con le sue dichiarazioni (suggerite dalla Cina?) ha ulteriormente acuito le tensioni tra la Russia e gli stati membri dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), oltre ad aumentare il rischio di conflitti in altre parti del continente europeo e come se non bastasse ha fatto deragliare, forse per lunghi anni a venire, i progressi ottenuti in passato in materia di non proliferazione nucleare e disarmo. È essenziale che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, insieme ai leader della NATO, agiscano con estrema moderazione e non rispondano allo stesso modo. Questo è un momento molto pericoloso in questa crisi e tutti i leader, in particolare Putin, devono fare un passo indietro dal baratro nucleare.