Circa 16 milioni di ucraini hanno dovuto lasciare le proprie case e fino a 18 milioni di persone, ovvero il 40% della popolazione ucraina, avrà bisogno di una sorta di aiuto umanitario nei prossimi mesi. Al momento non c'è modo di prevedere quando e come finirà la guerra tra Russia e Ucraina, che è diventata una guerra per procura che coinvolge gli Stati Uniti e i suoi partner strategici. L'Ucraina non ha recuperato la maggior parte del territorio perso nel 2022 e la Russia di Putin sta attualmente conducendo un importante potenziamento militare. Il risultato è che l'Ucraina ora affronta un'aspra guerra di logoramento contro le forze russe in costante crescita, affrontandoe subendo continui attacchi missilistici e aerei contro infrastrutture militari. La Russia può avere i suoi limiti militari, ma rimane ancora un nemico politico, economico e militare molto più formidabile rispetto a quelli incontrati dagli Stati Uniti in Corea, in Vietnam, in Afghanistan e Iraq. Le forze russe stannorapidamente imparando dall'amara esperienza iniziale forse di sottovalutazione e Putin è chiaramente pronto a combattere una guerra di logoramento sul campo. La Russia ha mobilitato e arruolato circa 300.000 soldati in più, sono meglio equipaggiati e meglio addestrati per un'offensiva di primavera 2023. l'Ucraina ora deve difendersi attivamente da continui attacchi missilistici,attacchi contro la sua economia, e la sua struttura civile e da una Russia che sembra disposta anche ad attaccare la sua popolazione civile inoltre, la Russia ha altre frecce al suo arco. Può intensificare le operazioni nel Mar Nero e in Bielorussia. Sta già facendo pressione sulla Moldavia. La Russia ha anche mostrato più abilità nell'affrontare le sanzioni e la guerra economica di quanto gli Stati Uniti e altri pianificatori abbiano stimato quando le hanno imposte. Il leader russo ha inquadrato il conflitto come una minaccia esistenziale per la sua nazione e ha iniziato a chiamarlo "La terza grande guerra patriottica", un riferimento alle invasioni napoleoniche della Russia nel 1800 e alla invasionenazista tedesca negli anni '40. Vuole che il resto d'Europa finalmente riconosca che la Russia ha una propria sfera di influenza, e ha effettivamente il diritto naturale di rivendicare ulteriori parti di territorio che considera da sempre come proprie.