I funzionari occidentali non sono sicuri di quando la Russia attaccherà la NATO, ma un coro crescente sembra credere che una guerra più ampia sia inevitabile se Mosca non verrà sconfitta in modo decisivo. Come avvertiva Walter Lippmann in Public Opinion: “Quando tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa molto”. Il fatto è che nessuna di queste persone sa cosa faranno Putin o la Russia. Putin ha recentemente dichiarato che la Russia non attaccherà la NATO. anche se ha sottolineato che gli F-16 o altri aerei forniti all’Ucraina diventeranno obiettivi legittimi una volta schierati. Mentre il conflitto totale del Cremlino in Ucraina entra nel suo terzo anno, Putin ha respinto vigorosamente le speculazioni secondo cui la Russia potrebbe attaccare altri paesi dell’Europa orientale. “Questa è una totale assurdità, la possibilità di un attacco ad altri paesi, dalla Polonia, ai paesi baltici, ai cechi è vero spaventa, ma si tratta semplicemente di una sciocchezza”, ha detto, aggiungendo che la Russia “non ha intenzioni aggressive nei confronti di questi Stati”. Nessuno dovrebbe prendere per oro colato le rassicurazioni di Putin, ma non si dovrebbe nemmeno presumere automaticamente che tutto ciò che dice sia una bugia. La convinzione che Putin abbia ambizioni illimitate si basa, in parte, sull’affermazione secondo cui tutti gli autocrati sono innatamente aggressivi e difficili da scoraggiare. La logica è semplice: “Tutti i dittatori cercano di espandersi; Putin è un dittatore; quindi, Putin non si fermerà all’Ucraina. " Ma non ci sono prove a sostegno di questo sillogismo. la Russia non sarà in grado di lanciare nuove guerre di aggressione quando la guerra in Ucraina sarà finalmente finita. L’intelligence statunitense ritiene che la Russia abbia perso più di 300.000 soldati uccisi o feriti in Ucraina, insieme a migliaia di veicoli corazzati e dozzine di navi e aerei. Putin si è dimostrato riluttante a ordinare ulteriori mobilitazioni di truppe (anche se potrebbe farlo ora che la sua “rielezione” è terminata), sia perché tali misure indebolirebbero ulteriormente l’economia russa sia perché rischierebbero di alimentare il malcontento popolare. Le sanzioni occidentali non hanno danneggiato l’economia russa tanto quanto speravano gli Stati Uniti e i suoi alleati, ma le conseguenze economiche a lungo termine per la Russia saranno comunque gravi. Combattere una lunga guerra convenzionale è costoso, e iniziarne un’altra ogni volta che quella attuale finisce sarebbe ancora più sconsiderato della decisione originale di Putin di lanciare quella che credeva sarebbe stata una facile “operazione militare speciale”. E ’sempre bene tenere presente che quando si parla di obiettivi irrealistici, si parla in definitiva di mere congetture.