Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la speranza che il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, possa svolgere il ruolo principale nel porre fine alla guerra con la Russia. "Vorrei tanto che Trump ci aiutasse e ponesse fine a questa guerra", ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Bruxelles, durante una riunione del Consiglio dell'UE. "Stiamo aspettando l'insediamento del nuovo presidente, Donald Trump, e vorremmo iniziare ad avere un piano serio su come fermare Putin", ha aggiunto. Zelenskyy ha anche sottolineato la possibilità di negoziati con il presidente russo Vladimir Putin. Putin, rispondendo alle domande della televisione di Stato durante la sua annuale sessione di domande e risposte con i russi, ha affermato che la Russia è diventata molto più forte da quando ha ordinato l'invio delle truppe in Ucraina nel 2022. Sempre nella conferenza con la televisione russa Putin ha anche decantato quella che ha definito l'invincibilità del missile ipersonico "Oreshnik", che la Russia ha già testato contro una fabbrica militare ucraina, affermando di essere pronto a organizzare un altro lancio contro l'Ucraina e vedere se i sistemi di difesa aerea occidentali riuscissero ad abbatterlo. "Non c'è alcuna possibilità di abbattere questi missili", ha detto Putin. Il presidente russo Vladimir Putin ha aggiunto di essere pronto a scendere a compromessi sulla questione dell'Ucraina "Presto, quegli ucraini che vogliono combattere finiranno, secondo me, presto non ci sarà più nessuno che abbia voglia di combattere. Noi siamo pronti, ma l'altra parte deve essere pronta sia per i negoziati che per i compromessi." Trump, che si definisce un maestro nella mediazione di accordi e autore del libro del 1987 "Trump: the Art of the Deal", ha promesso durante la campagna elettorale di porre rapidamente fine al conflitto, ma deve ancora elaborare i dettagli del suo piano. Alla televisione di stato Putin ha dichiarato che la Russia non ha posto condizioni all'avvio dei colloqui con l'Ucraina ed è pronta a negoziare con chiunque, compreso il presidente Volodymyr Zelenskyy. Ha però affermato che qualsiasi accordo potrà essere firmato solo con le legittime autorità ucraine, che per ora il Cremlino considera solo il parlamento ucraino.
Putin, infatti, ha affermato che Zelenskyy, il cui mandato sarebbe dovuto scadere all'inizio di quest'anno ma è stato prorogato a causa della legge marziale, dovrà essere rieletto affinché Mosca possa considerarlo un legittimo firmatario di un eventuale accordo, così da garantirne la solidità giuridica. “Ogni eventuale colloquio dovrebbe prendere come punto di partenza un accordo preliminare raggiunto tra i negoziatori russi e ucraini nelle prime settimane di guerra durante i colloqui di Istanbul, che non è mai stato attuato”, ha aggiunto. Già si riparte da dove tutto è iniziato cioè dai colloqui di Istanbul di marzo 2022 un solo mese dopo l’inizio della guerra si sarebbe potuto raggiungere un accordo, chi fece saltare il tavolo è pronto ad assumersi la responsabilità di un milione di morti?