Le forze militari Francesi e quelle del Ciad stanno combattendo in condizioni estremamente dure gli islamisti di Al Qaeda nelle desolate montagne dell’Adrar des Ifoges, nord est del Mali sud dell’Algeria.
Le autorità del Ciad nei giorni scorsi hanno affermato, di aver ucciso durante operazioni militari i principali leader di Al Qaeda della regione: Abdelhamid Abou Zied e Mokhtar Belmokhtar. Il primo nato nel 1965 in Algeria ha fatto guadagnare nel corso degli ultimi cinque anni milioni di dollari (in riscatti) ad AQIM (Al Qaeda nel Maghreb Islamico) attraverso una raffica di sequestri di occidentali.
Il capo dell’intelligence militare israeliana ha stimato che l’Iran potrebbe produrre la sua prima bomba atomica entro i prossimi 8-12 mesi. Nonostante le smentite iraniane il generale Aviv Kochavi non ha dubbi il programma nucleare iraniano è finalizzato a sviluppare armi nucleari. L’Iran ha accumulato più di 4 tonnellate di uranio arricchito a un livello del 3,5 per cento e quasi 100 Kg arricchito al 20 per cento. Queste quantità di materiali sono già sufficienti per quattro bombe atomiche. Le bombe nucleari richiedono uranio arricchito al 90 per cento “weapon ready” ma gli esperti occidentali fanno notare che la maggior parte dello sforzo e delle difficoltà sono richiesti per arrivare al 20 per cento di purezza. Theran ha dichiarato di voler utilizzare il 20 per cento di uranio arricchito per scopi agricoli, medici e per aumentare l’esportazione di petrolio. Israele non ci crede e ha quindi minacciato di attaccare i siti nucleari di Natanz, Arak e Fordow se diplomazia e sanzioni non risolvono la questione.
I Paesi Occidentali hanno finora esitato ad armare i ribelli siriani che combattono contro il presidente Bashar Al-Assad, nonostante il loro deciso sostegno diplomatico agli sforzi per rimuoverlo dal suo posto.
La Gran Bretagna attraverso il suo Ministro degli Esteri William Hague ha dichiarato, che non può escludere la fornitura di armi ai ribelli siriani nel prossimo futuro.
Fino ad oggi i ribelli hanno ricevuto forniture di armi attraverso la Turchia e la Giordania provenienti dal Quatar e dall’Arabia Saudita.
Dopo il test nucleare (il terzo della Corea del Nord) di martedì 12 febbraio 2013 Pyong yang avverte che la Corea del Sud si avvia verso la distruzione finale, se Seoul e i suoi alleati insistono a spingere le Nazioni Unite ad adottare più severe risoluzioni contro il programma nucleare della Corea del Nord.