Le autorità turche invece di stroncare sul nascere questo perverso commercio di gommoni e attrezzature nautiche lo hanno alimentato permettendo a chiunque commercianti e gente comune di vendere a prezzi esagerati ogni cosa ai profughi.
Nonostante la traversata Bodrum\Kos sia tra le più semplici, si naviga a vista ed il mare su quel tratto non nasconde insidie particolari: ci sono state finora numerose vittime tra i profughi siriani causate dall'inesperienza degli uomini improvvisatisi marinai e dai natanti inadeguati utilizzati.
Viene da chiedersi come possa accadere una cosa simile quando tra Bodrum e Kos è in servizio un regolare traghetto per trasporto passeggeri e merci che ogni giorno trasferisce i turisti dalla Turchia alla Grecia e viceversa al costo di 10 € a persona.
Perché il governo turco non ha imbarcato i profughi siriani sul traghetto evitandogli inutili rischi e costi enormi per un viaggio che, come già detto, attualmente costa 10€ ?
Perché ONU, UE e USA non hanno imposto ad Erdogan l' obbligo di proteggere e trasferire i rifugiati in Grecia in sicurezza?
Perché le ONG più note al mondo per la tutela dei diritti umani, che inoltre usufruiscono di ingenti finanziamenti, non sono intervenute in Grecia e in Turchia per aiutare i migranti? Ricordiamo che solo Israele ha inviato dei soccorritori nella speranza di salvare più vite possibili.
Domande ,queste, che rimarranno per anni senza risposte, si è voluto creare l'emergenza profughi, trasformando la disperazione di migliaia di uomini in opportunità economiche per pochi criminali ed ora in Turchia anche per l'uomo comune che, perdendo ogni sentimento solidaristico , vende la logistica di viaggio e i gommoni ai rifugiati guadagnando moltissimo sui viaggi degli stessi.
In questo scenario surreale la sola soluzione utile è la gestione ONU dei flussi migratori, tutto il resto sarà solo un esercizio di retorica.
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