Medvedchuk ha inoltre invitato i paesi occidentali a smettere di sostenere Kiev, invitandoli a costringere Zelenskyj a chiedere la pace alle condizioni russe. Nella recente pubblicazione di un articolo di Medvedchuk sul quotidiano russo Izvestia, chiede un “partito per la pace” e sembra annunciare il suo ritorno sulla scena pubblica. “Ci sono solo due opzioni: scivolare in una guerra mondiale e in un conflitto nucleare, o ricominciare il processo di distensione, per il quale devono essere presi in considerazione gli interessi di tutte le parti", ha scritto Medvedchuk. “Ma per questo è necessario riconoscere politicamente che la Russia ha degli interessi, che devono essere presi in considerazione per procedere alla costruzione di una nuova distensione”. Il Cremlino a quanto pare vede ancora Medvedchuk come il leader del blocco politico filo-russo in Ucraina, ed è disposto a discutere i termini di pace solo con lui, non con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La pubblicazione di Medvedchuk fa eco all'articolo di Putin del 2021 sulle relazioni ucraino-russe. Rimprovera all'ingrato pubblico ucraino di aver svenduto la propria fratellanza slava all'Occidente e ricorda ai lettori che la regione industrializzata del Donbas aveva a lungo nutrito il resto del paese. A livello pratico, l'articolo chiede l'istituzione di una sorta di "governo in esilio", che parli a nome del "partito della pace ucraino” cacciato dal paese dal presidente Zelensky . “Un movimento politico di chi non si è arreso, di chi non ha rinunciato alle proprie convinzioni pur temendo la morte o il carcere, di chi non vuole che il proprio Paese diventi teatro di una infinita guerra geopolitica”. Il governo ucraino lo ha privato della cittadinanza ucraina e del mandato di deputato parlamentare, e ha inflitto la stessa sorte al suo socio in affari più stretto, Taras Kozak, e ad altri due deputati parlamentari filo-russi, in modo che non possano affermare in alcun modo di rappresentare l'Ucraina. Al contrario gli ex deputati della “Piattaforma di opposizione” fuggiti in Russia, stanno lanciando il progetto politico “L'altra Ucraina”, in modo che non sia il presidente Zelenskyi a rappresentare l'Ucraina all'estero, ma Medvedchuk. Secondo Viktor Medvedchuk, ci sono milioni di ucraini che vogliono l'amicizia con la Russia (però secondo i risultati di un sondaggio, attualmente solo il 3% degli ucraini ha un atteggiamento positivo nei confronti dei russi). Il Cremlino sta cercando freneticamente una via d'uscita dal vicolo cieco in cui si è infilato in Ucraina ma ad oggi non sembra proprio di averla trovata.