Nel suo discorso ha giurato di "servire il popolo" e ha sottolineato che con la sua elezione il popolo iraniano ha dato vita ad una grande e nuova epopea. "Io sono il rappresentante di tutta la nazione iraniana", ha affermato “e gli elettori hanno votato per la moderazione prendendo le distanze dall’estremismo".
Rohani ha sottolineato che “l’Iran vuole perseguire la pace in Medio Oriente e che la trasparenza reciproca è la chiave per creare fiducia nelle relazioni internazionali e quale presidente eletto dal rispettato popolo iraniano vorrei annunciare che la Repubblica islamica dell’Iran persegue la pace nella Regione. L’Iran è il luogo ed il centro della stabilità in Medio Oriente. La trasparenza è la chiave per aprire le porte della sfiducia e aprono quella della fiducia e la trasparenza di cui parliamo non può essere unilaterale’’-
Il neopresidente iraniano, Hassan Rohani, ha detto che se l’Occidente vuole "la giusta risposta" sulla questione nucleare non bisogna usare "la lingua delle sanzioni", ma quella del "rispetto”.
Le sue promesse durante la campagna elettorale erano molte ed innovative per l’Iran, bisogna attendere e vedere se verranno rispettate. Le più meritevoli d’attenzione sono:
-Accesso a internet facilitato e minore censura del web
Rohani ha promesso di ridurre al minimo la censura dei siti internet, avendo notato quanto i filtri messi siano futili, e ha descritto Facebook come un fenomeno positivo. Ha affermato che “Nell’era della rivoluzione digitale non possiamo vivere in un governo di quarantena.”
-Dress-code femminile ammorbidito
Il presidente ha garantito che è contrario alla pressione della polizia religiosa sul vestiario delle donne, che gira per le strade alla ricerca di veli caduti dalla testa, vestiti inappropiati e acconciature definite “scandalose”.
-Diritti delle minoranze
Rohani ha affermato che assumerà un consulente per aiutarlo a gestire la situazione delle minoranze etniche del paese. “Dovremmo dare più attenzione alle richieste e ai bisogni delle nostre minoranze.” ha affermato.
-Maggiori libertà civili
Rohani crede che la libertà e i diritti del popolo siano stati leggermente ignorati negli ultimi anni e ha promessi di concentrarsi sui bisgoni degli iraniani. “Un governo forte non significa un governo che interferisce, decide e interviene su ogni questione, un governo che limita la vita della sua gente non è un governo forte!”
-Prima visita del neo-presidente all’Assemblea Generale dell’ONU
Durante settembre Rohani dovrà compiere il prima viaggio a New York come nuovo presidente dell’Iran. Tutti le orecchie saranno puntate sul suo discorso e ogni possibile contatto bilaterale con i governi occidentali sarà in gioco.
Nonostante la Casa Bianca abbia dichiarato che "L’elezione di Hassan Rohani in Iran rappresenta una richiesta di cambio. Se questo nuovo governo sceglie di impegnarsi per soddisfare i suoi obblighi internazionali, allora Tehran troverà negli Usa un partner disponbile", il governo israeliano non è ottimista, infatti il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo aver sentito la dichiarazione di Rohani dove affermava che "Il regime sionista è una ferita imposta per anni al mondo musulmano, che deve essere ripulita" (gonfiata dai media che hanno dato significati bellicosi) ha dichiarato che ''Il presidente può essere cambiato, ma il regime non è stato rimpiazzato! L'intenzione dell'Iran è quella di sviluppare armi nucleari per distruggere Israele. E' un rischio per l'intero mondo e noi siamo intenzionati a prevenirlo”
Intanto Hassan Rohani è in carica da poche ore, il tempo darà tutte le risposte attese.
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