Dalla controparte arriva la risposta nella sera: il ministro degli Affari Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha affermato che “non solo riteniamo che il diritto dell’Iran di arricchire l’uranio sia non negozabile, altresì non vediamo alcun bisogno che esso sia riconosciuto come un particolare diritto, poiché il diritto di produrre energia pulita è inalienabile e tutti i paesi devono rispettarlo.”
Netanyahu ha risposto affermando che “le varie opzioni sul tavolo sono un cattivo accordo oppure una guerra. Altrimenti vi è una terza opzione che è aumentare le sanzioni. Ovviamente preferiremmo una soluzione diplomatica, e diminuendo le sanzioni si otterebbe il risultato opposto.”
Intanto a Beirut, in Libano, è stato compiuto un doppio attentato nei pressi dell’ambasciata iraniana. Il provvisorio bilancio delle vittime è di 23 morti e 146 feriti, tra cui l’addetto culturale dell’Ambasciata iraniana, Ibrahim Ansari, e altri componenti del personale dell’ambasciata.
Nonostante l’attacco sia stato rivendicato dalle Brigate Abdullah Azzam un gruppo formato da estremisti di fede sunniti facenti parte di al-Qaeda, l’Iran incolpa direttamente Israele per il duplice attentato: l’ambasciatore iraniano in Libano, Ghazanfar Roknabadi, ha dichiarato che “Accusiamo l’entità sionista di essere dietro questo attentato terroristico”.
Di conseguenza la partita valida per le qualificazioni alla Coppa d’Asia tra le nazionali di calcio di Libano e Iran, in programma stasera a Beirut, è stato deciso di farla disputare a porte chiuse. La decisione è stata presa dalla Federazione calcistica dell’Asia al termine di un incontro con i rappresentanti delle Federazioni dei due paesi.
Più recentemente il ministro degli Affari Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif trovandosi in Italia per incontrare suo analogo italiano, Emma Bonino, ha dichiarato in una congiunta conferenza stampa che “Il nostro obiettivo è raggiungere un accordo sul nucleare, avviare un negoziato, ma non a qualsiasi prezzo: vogliamo che si arrivi ad un accordo che sia accettabile per noi e per loro” ricevendo la risposta dal ministro Bonino “Siamo di fronte ad un’occasione storica anche sono amica di Israele da sempre. Ed è una posizione condivisa dal mio governo!”
Intanto l’Iran è fiduciosa riguardo alla sua stabilità internazionale al punto di aver dichiarato che è pronta a ristabilire voli diretti fra la Repubblica Islamica e gli USA, tramite la compagnia di bandiera Iran Air. Ricordando che l’Iran e gli Stati Uniti non hanno rapporti diplomatici dalla rivoluzione islamica del 1979, Farhad Parvaresh direttore dell’Iran Air ha affermato che potrebbero garantire collegamenti verso il Nord-America anche tramite altre due compagnie iraniane, la Aseman e la Mahan Air.
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