This site collects anonymous statistical data on navigation through cookies installed by authorized third parties, respecting privacy of your personal data and in accordance with standards established by law. By continuing to browse this site, clicking on links in it or simply shaking the page down, you agree to the service and the same cookie.

A+ A A-

LEOPARD 2

Monday, 23 January 2023 00:22

La Germania non è riuscita a raggiungere un accordo con i suoi principali alleati occidentali sull'invio di carri armati Leopard 2 in Ucraina, nonostante le crescenti pressioni della NATO e di Kiev per intensificare i suoi aiuti militari in vista di una potenziale offensiva russa di primavera. "Non possiamo dire oggi quando verrà presa una decisione e quale sarà tale decisione sui carri armati Leopard", ha detto venerdì scorso ai giornalisti il neo ministro della Difesa Boris Pistorius . I carri armati Leopard 2 sono visti come un veicolo militare moderno e vitale che rafforzerebbe le forze di Kiev, mentre la guerra con la Russia si avvicina al traguardo di un anno. Venerdì il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha incontrato il suo omologo statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, e il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov nella base aerea di Ramstein. Pistoriusè stato nominato ministro della Difesa solo giovedì 19 gennaio 2023, ma le sue prime ore di lavoro sono state dominate dalle chiamate degli Stati Uniti e di altri partner della NATO per dare il via libera alla spedizione dei carri armati Leopard 2. Diversi paesi europei si sono impegnati a inviare carri armati in Ucraina nelle ultime settimane. Ma prima di unirsi a loro, la Germania ha chiesto che gli Stati Uniti inviassero i propri carri armati M1 Abrams.

Published in Europe

NATO: OPEN DOOR POLICY

Friday, 20 January 2023 18:15

L'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022 ha spinto Svezia e Finlandia, due paesi storicamente non allineati militarmente, a chiedere l'adesione alla NATO nel maggio 2022. Ventotto, dei 30 Stati membri dell'alleanza hanno già ratificato le domande di adesione alla NATO presentate da Svezia e Finlandia. Le adesioni alla Nato, richiedono l'approvazione di tutti i 30 stati membri dell'Alleanza. 

Published in Europe

Macron vince ma non convince

Tuesday, 26 April 2022 18:54

La vittoria elettorale di Emanuel Macron era scontata sondaggi e media con un bombardamento mediatico senza precedenti hanno anticipato la riconferma del Presidente francese rendendola benefica e necessaria nel contesto storico attuale.

Sì è voluto, così legare, ancora una volta, la soluzione della crisi ucraina agli uomini che sembrerebbero dare stabilità e soluzioni alla nostra Europa.

In realtà Macron nei suoi primi 5 anni di governo non ha risolto nessuna delle problematiche emergenti che si è trovato ad affrontare, per ultimo i suoi continui colloqui con Putin non hanno portato risultati apprezzabili.

Un'analisi realistica non può che valutare il bilancio professionale di Macron come mediocre in politica estera ed insufficiente nella politica interna.

Le proteste a Parigi ed in altre città francesi dopo la rielezione di Macron non vanno e non possono essere sottovalutate.

Published in Europe

La guerra è sempre un affare per le mafie, la criminalità è oggi sempre più globalizzata e la crisi Ucraina sembra essere una ghiotta occasione per le organizzazioni criminali tanto che i primi segnali di cooperazione tra gli ambienti mafiosi di vari paesi appaiono evidenti.

Gli scafisti russi ed ucraini sono, infatti, già attivi e pronti alla tratta di donne e bambini che fuggono dalle bombe.

È uno dei grandi affari della guerra, un business ed un reato gravissimo che l’ Italia deve contrastare prima che si espanda, perché come sempre le mafie guardano avanti ed agiscono nell’ illegalità proiettate sul futuro.

Il Viminale ha già attivato le misure di contrasto alla tratta, lo scorso 3 marzo è stato firmato presso la Prefettura di Torino il protocollo di intesa regionale per potenziare il contrasto alla tratta di esseri umani e garantire tutela ed assistenza alle vittime.

Published in Italy

Raffreddare la crisi

Thursday, 03 March 2022 10:55

Papa Francesco si è personalmente recato dall’ Ambasciatore Russo presso la Santa Sede, un gesto inconsueto, lontani da ogni protocollo, direi unico, lo scopo dell’ incontro era quello di aprire immediatamente un confronto sulla crisi tra la diplomazia della Federazione Russa ed il Vaticano con il massimo  dell’autorevolezza nella considerazione che il Papa presentandosi fisicamente in Ambasciata ha segnato una cesura con le pratiche standard dei rapporti tra Stati ed ha lanciato un messaggio mediatico senza precedenti ,siamo in guerra, viviamo tutti un dramma epocale, la risposta per tornare alla pace non può essere ordinario serve invece qualcosa di straordinario.

Il messaggio purtroppo non è stato raccolto.

Il secondo round di colloqui tra le delegazioni Ucraina e russa è in corso, ma non è stato dichiarato di cessare il fuoco durante la trattativa questo significa che il peso politico del dialogo è basso e viene utilizzato da Putin solo per fare disinformazione e per comprendere meglio le criticità interne degli ucraini.

Occorre alzare al massimo il livello dei partecipanti agli incontri, individuare un luogo neutro dove incontrarsi e mettere allo stesso tavolo Russia, Ucraina, Ue e USA per ridisegnare insieme la stabilità condivisa nell’area.

Published in Europe

RISK OF NUCLEAR WAR

Wednesday, 02 March 2022 11:52

Vladimir Putin ha minacciato di usare armi nucleari, ordinando ai suoi militari di mettere in allerta le forze di deterrenza russe in un ultimo sforzo per ottenere la vittoria in Ucraina. Ma dovremmo prendere sul serio le minacce di Putin? O dovremmo liquidarle come un tentativo di bluff. Putin sa che non può perdere questa guerra, quindi se sente che la perderà potrebbe anche prendere in considerazione l'idea di mettere in atto quella “minaccia". L'ultima volta che i livelli di allerta nucleare sono stati aumentati dagli Stati Uniti, e dalla Russia o Unione Sovietica come si chiamava allora è stato 48 anni fa, quando gli Stati Uniti hanno alzato il loro livello di difesa nucleare durante la guerra dello Yom Kippur. Putin domenica ha detto ai suoi massimi funzionari della difesa e militari di porre le forze nucleari in un "regime speciale di combattimento”.  Va detto che la Russia, come gli Stati Uniti, mantengono i loro missili balistici intercontinentali terrestri, o ICBM, in un alto stato di allerta in ogni momento 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, e si ritiene che i missili nucleari installati su sottomarini russi, come quelli americani (ssbn), siano anch’essi in stato di allerta in ogni momento.

Published in Europe

Il mondo sta guardando l'aggressivo ritorno a un'atmosfera da guerra fredda mentre la Russia invade l'Ucraina. Gli Stati Uniti e altri paesi occidentali hanno messo in guardia sui piani della Russia per settimane, ma c'è stata pochissima preparazione per contrastare le mosse della Russia.

Il blocco occidentale si comporta più come un'alleanza unita. Negli ultimi anni, la Russia ha fatto affidamento sul fatto che ci sono grandi lacune nelle priorità dei paesi occidentali e sulla mancanza di interesse degli Stati Uniti e di alcuni paesi europei a tenere il passo con la NATO. L'invasione russa dell'Ucraina è stata l'innesco necessario per focalizzare l'attenzione di tutti e riallineare le priorità.

Il presidente russo Vladimir Putin ha usato molto bene questa mancanza di unità e interesse, sfruttando incentivi e interessi reciproci per indebolire qualsiasi posizione comune anti-russa. Mentre l'apparente unità potrebbe sorprendere un po' Putin, la Germania si sta trattenendo, assumendo una posizione intransigente, in particolare a causa della sua dipendenza dal gasdotto North Stream II per la sicurezza energetica. L'Italia dipende anche, anche se meno, dal gas russo e insieme alla Germania si è opposta all'utilizzo della piattaforma di pagamenti globale SWIFT come parte delle sanzioni contro la Russia.

Published in Europe

Il carisma della vittoria

Monday, 28 February 2022 06:35

Nei regimi totalitari in cui non ci sono meccanismi di controllo e di condivisione democratica sulle decisioni di governo il leader deve essere per forza vincente , il carisma  del capo si fonda, infatti,  proprio sulle vittoria permanente in ogni circostanza ed in ogni luogo.

Putin sa bene che la sua sopravvivenza politica dipende totalmente dal successo della rischiosa avventura che da 5 giorni ha intrapreso e che rischia di fallire a causa di un esercito  demotivato, con  i generali che non hanno preso bene l’ appoggio  ceceno perché non condiviso, con il responsabile della diplomazia sovietica Sergej Lavrov sempre più scollato dalla realtà, con i servizi segreti non autonomi nelle gestione dell’ intelligence, e con una resistenza inaspettata del popolo ucraino.

Oggi si apre una stanza di dialogo reale in cui è possibile trovare un accordo ed uno stop alle operazioni militari, la spinta alla trattativa viene dalla Cina che ha bisogno per i propri interessi di pacificare l’area.

Published in Europe

Kiev resiste

Saturday, 26 February 2022 23:09

L’invasione russa dell’Ukraina prevedeva operazioni lampo che oltre a distruggere le infrastrutture civili e militari compresa la contraerea Ucraina, aveva come obiettivo primario il controllo totale di Kiev entro 48 ore e la sostituzione dell’attuale governo.

Ad oggi Kiev resiste, l’esercito non si è dissolto, ha invece organizzato una efficace azione di guerriglia urbana coinvolgendo ed armando migliaia di civili riconoscibili da una fascia gialla indossata sul braccio, non siamo, quindi, di fronte ad una improvvisata disperazione di un popolo assediato, sembra invece una lucida organizzazione difensiva che dimostra una tattica di difesa urbana.

I civili saranno efficaci quanto invisibili ai russi, saranno quelle unità volontarie e motivate che potranno fermare le brigate di intelligence sovietiche infiltrate da giorni tra la popolazione Ucraina.

Published in Europe

Se ci soffermiamo a riflettere sugli eventi epocali che hanno segnato il mondo negli ultimi 31 anni, ovvero dalla caduta del muro di Berlino fino all’ascesa della Cina a potenza politica, economica e militare, siamo obbligati a passare al ventaglio dell’analisi molti avvenimenti e molte specifiche situazioni, per capire cosa dobbiamo attenderci nel prossimo futuro. Va innanzitutto premesso che fino al 1989, il mondo occidentale era pervaso da un capitalismo abbastanza diffuso ma più sapiente ed illuminato nei paesi dotati di una solidissima economia.

Questa condizione era politicamente e militarmente garantita dalla NATO che doveva fronteggiare quella spropositata e per certi versi mostruosa realizzazione del Comunismo compiuta da Stalin in un paese sostanzialmente arretrato, dove anziché la ricchezza fu spartita la povertà e fu drammaticamente ignorato che Marx, nella sua opera Il Capitale, non vedeva certamente la Russia come il paese dove concretizzare il suo pensiero, ma bensì la Germania che era già in procinto di avviare la sua seconda rivoluzione industriale e dove si poteva spartire o mettere in comune una diffusa ricchezza.

Published in Europe

Geoeconomia

Eversione e Terrorismo

Geopolitica

Risorse Energetiche

Cyber Warfare

Copyright CEOS 2012 - 2015. All rights reserved.