Gli Stati Uniti stanno seguendo una strategia che chiarisce che l'Iran è in cima alla loro agenda. Il percorso intrapreso porterà probabilmente a un'ulteriore destabilizzazione della regione e la capacità dell'Iran di reagire e rispondere non deve essere sottovalutata. La strategia americana non è una novità, anzi è molto simile a quella applicata contro l'Iran dal 2005 al 2008. Tuttavia, è importante notare che l'Iran di oggi è molto diverso, le sue capacità e tattiche così come l'influenza e le alleanze regionali gli conferiscono la capacità di interferire nella regione che non dovrebbe essere sottovalutata. Se la strategia americana avrà successo, gli iraniani si affliggeranno sotto la pressione e accetteranno le richieste americane. Sono ancora i primi giorni; quindi è difficile vedere la fibbia degli iraniani, specialmente data la reputazione degli iraniani di assorbire e sopravvivere a confronti e difficoltà a lungo termine nel corso della storia. Tuttavia, l'influenza regionale dell'Iran dipende dalla sua forza interna. L'indebolimento dell'economia a causa di sanzioni e isolamento renderà molto più difficile per l'Iran esercitare un'influenza regionale. Una pressione economica sostenuta sull'Iran porterà anche alla destabilizzazione politica e alla frustrazione tra la popolazione iraniana, indebolendo ulteriormente l'establishment iraniano. Un ulteriore rischio per l'Iran è il potenziale per conflitti armati ai suoi confini. La maggior parte delle popolazioni di confine iraniane sono etnie non-persiane, aumentando notevolmente il rischio di tensioni e conflitti etnici e la destabilizzazione dello stato iraniano. Mentre l'Iran preferisce mantenere la sua presenza militare diretta in Siria tranquilla, l'obiettivo principale di Israele negli ultimi mesi è stato quello di confermare tale presenza per giustificare i suoi interventi militari. Il sud della Siria e le alture del Golan avranno sempre un'importanza strategica per l'Iran, almeno come moneta di scambio o la capacità di reagire rapidamente a una strategia ostile contro di essa.