Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.
Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.
Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.
I Paesi musulmani Sunniti del Golfo, sotto la guida della potenza regionale dell’Arabia Saudita, hanno sostenuto i ribelli siriani con armi e denaro nella lotta per rovesciare Bashar al-Assad alleato dell’Iran. Hezbollah, istituito nel 1980 per combattere le forze di occupazione israeliane nel sud del Libano, ha inviato i propri guerriglieri per combattere al fianco dell’esercito nella guerra civile in Siria.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato alle Nazioni Unite che il nuovo presidente dell’Iran Hassan Rouhani è un “lupo travestito da agnello” ed ha aggiunto che Israele è pronto ad agire da solo per evitare che Theran possa arrivare alla fabbricazione di un’arma atomica. Netanyahu ha affermato molto esplicitamente che Israele, in caso di fallimento della diplomazia, è disposto ad effettuare da solo un’azione militare contro l’Iran . Israele non potrà mai acconsentire che armi nucleari possano giungere nelle mani di un regime canaglia che ha promesso più volte negli ultimi anni di voler cancellare Israele dalla carta geografica. Contro una tale minaccia Israele non avrà altra scelta che difendersi. Non ci deve essere nessuna confusione su questo punto. Israele non permetterà mai all’Iran di ottenere armi nucleari.
Il presidente Obama sta cercando di convincere, dobbiamo attendere almeno fino alla metà della prossima settima per il voto finale, il Congresso di sostenere l’azione militare contro la Siria al fine di punire il presidente Bashar Al- Assad per aver ordinato l’uccisione di centinaia di persone con gas tossico.
Ma in che cosa dovrà consistere la punizione? Obiettivi militari colpiti da missili USA? Bombardamento del palazzo presidenziale di Assad seguendo lo stile Regan che bombardò il palazzo di Gheddafi? Bersagli fissi, che potrebbero includere campi di aviazione? Per il momento sappiamo con certezza che all’attacco non seguirà una operazione “boots on ground”.
Il governo siriano nega di aver gasato il proprio popolo e ha giurato di difendersi da eventuali attacchi occidentali.
La maggior parte della popolazione fino a ieri, favorevole ad interventi stranieri, ora che sembrano una realtà, comincia a preoccuparsi, nutre il giustificato timore che in caso di intervento ci possano essere molte vittime tra la popolazione civile.