Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.
Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.
Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.
L’Egitto sta utilizzando miliardi di dollari inviati dagli Stati Arabi del Golfo suoi alleati al fine di cercare di stimolare l’economia oltre che per cercare di mantenere le sue strade relativamente “calme”, nella speranza che gli investitori e i turisti possano al più presto tornare.
L’Egitto ha un deficit di bilancio enorme, una moneta sopravvalutata e una economia in crisi profonda.
A circa undici mesi di distanza dagli attacchi aerei francesi in Mali che hanno costretto gli islamisti a sparpagliarsi per tutto il territorio del Sahara, questi ora stanno lentamente cominciando a fare ritorno. Per il nuovo presidente del Mali Ibrahim Boubcar Keita il loro ritorno comporterà una ulteriore difficoltà alla stabilizzazione dell’area del deserto del nord.
L’economia di Gaza sta crollando, contemporaneamente alla demolizione da parte dell’Egitto dei tunnel di contrabbando lungo il confine di sabbia che separa le due aree, alle demolizioni dei tunnel si aggiunge la fuga degli investitori e donatori che scappano da una zona di conflitto. L’economia palestinese potrebbe ridursi notevolmente quest’anno dopo una crescita media annua di circa il 9% durante il quadriennio 2008-2011.
Le parole del re dell’Arabia Saudita Abdullah sono il nostro spunto per cercare di capire le problematiche di natura settaria che animano la politica, ma non solo, Mediorientale.
Il re Abdullah, riferendosi all’Iran, secondo dati WikiLeaks, si è espresso in questi termini “ che Dio ci impedisca di cadere vittime del loro male” ed ha aggiunto che Washington dovrebbe “tagliare la testa del serpente”.