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Sergio Giangregorio

Sergio Giangregorio

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “ Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme.

Giornalista investigativo ed analista di intelligence , come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani , al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa.

Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili.

Direttore Responsabile del magazine online Convincere.

Website URL: http://www.sergiogiangregorio.it

VENEZUELA: EL SUEÑO ROTO

Lunedì, 17 Febbraio 2025 17:35 Published in America Latina

Hubo un tiempo en que Venezuela brillaba como una joya en el corazón de América Latina, un tiempo en que sus inmensas reservas de petróleo prometían riqueza, estabilidad y progreso. Caracas era una ciudad vibrante, en sus calles resonaba el fervor de un pueblo orgulloso, su gente creía en un futuro brillante. Pero hoy, ese oro negro que alguna vez fue fuente de prosperidad se ha convertido en una maldición, mientras el país se desliza hacia un abismo de desesperación, bajo la mirada impasible del mundo. Cuando Hugo Chávez asumió el poder en 1999, muchos lo vieron como el campeón de los pobres, el revolucionario dispuesto a romper las cadenas de la opresión económica. Pero su legado, recogido por Nicolás Maduro en 2013, se ha convertido en una jaula de hierro. Lo que queda hoy es una Venezuela atrapada en un lento e inexorable deslizamiento hacia la dictadura, mientras el silencio de la comunidad internacional resuena como un lúgubre réquiem. Maduro gobierna con mano de hierro, alimentando un sistema basado en el miedo. El poder judicial es un mero instrumento en sus manos, las elecciones se reducen a una farsa, la oposición es brutalmente reprimida, cualquiera que se atreva a desafiar al régimen es perseguido, encarcelado y a veces asesinado. Juan Guaidó, el líder que intentó reavivar la esperanza en 2019 con su autoproclamado gobierno interino, ha sido progresivamente oscurecido, reducido a una voz débil en un desierto de represión. Las protestas, que alguna vez llenaron las calles con la ira de un pueblo hambriento de justicia, están siendo sofocadas con gases lacrimógenos y balas, y mientras Maduro consolida su poder, los venezolanos ven a su país transformado en una prisión al aire libre. La disidencia no sólo se castiga, sino que se borra, se erradica antes de que pueda siquiera germinar. Pero no es sólo la libertad lo que ha sido despojado, la Venezuela de hoy es un país donde la vida misma se ha convertido en un lujo. La inflación está fuera de control, los salarios son ridículos y ahora se desperdicia papel, los alimentos escasean en las estanterías, las colas interminables frente a los supermercados cuentan historias de desesperación: madres que esperan durante horas bajo el sol abrasador, esperando poder llevar a casa un paquete de harina, un litro de leche, algo que pueda calmar el hambre de sus hijos. Los hospitales ya no tienen medicamentos, los enfermos mueren por infecciones triviales, los recién nacidos mueren por falta de incubadoras que funcionen. La electricidad va y viene, dejando ciudades enteras a oscuras, mientras que el agua potable es un espejismo cada vez más lejano. Quien puede, escapa. En los últimos años, millones de venezolanos han abandonado su tierra, cruzando fronteras peligrosas, enfrentando el hambre, el frío, la violencia, con la esperanza de una vida mejor, es el éxodo de un pueblo, un exilio forzado que se produce en silencio. ¿Y el mundo? El mundo mira, pero no ve, o quizás ve y elige dar la espalda.

Internazionalizzare la crisi

Lunedì, 26 Agosto 2024 22:37 Published in Medio Oriente

Il governo israeliano cambia tattica nella generale strategia di contrasto al terrorismo islamico.

Si chiede il coinvolgimento dell’ ONU e dell’Unione Europea sui passaggi di confine tra Gaza ed Israele finora utilizzati da Hamas per far passare le armi e le strumentazioni militari.

Sembrerebbe una decisione dovuta alle continue contestazioni interne al governo, ma analizzando con maggior attenzione la richiesta israeliana si comprende che la stessa serve ad azzerare le politiche pacifiste europee ed americane che tendono a presentare Hamas come una organizzazione politica vittima della rappresaglia israeliana.

Lo Stato di Israele

Venerdì, 20 Ottobre 2023 18:11 Published in Medio Oriente

L'origine dello Stato di Israele è un argomento complesso e controverso che copre un arco di tempo lungo diversi decenni. In questo breve spazio, cercherò di fornire una panoramica generale dei principali eventi e delle dinamiche che hanno portato alla creazione di Israele.

Il sionismo, un movimento politico ed ideologico nato alla fine del XIX secolo, è stato fondamentale nell'impulso verso la creazione di uno Stato ebraico. I sionisti credevano che gli ebrei dovessero avere una patria nazionale propria in Palestina, all'epoca sotto il dominio dell'Impero Ottomano.

Putin sulla via della seta

Giovedì, 19 Ottobre 2023 19:34 Published in Asia & Pacifico

L'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping è stato un evento di grande rilevanza internazionale che ha catturato l'attenzione di tutto il mondo. Questi due leader, provenienti da due delle nazioni più potenti e influenti del pianeta, hanno tenuto discussioni cruciali che hanno il potenziale per influenzare gli equilibri geopolitici globali e hanno affrontato una serie di temi di grande importanza.

Innanzitutto, l'incontro tra Putin e Xi ha rafforzato ulteriormente l'asse Mosca-Pechino, noto anche come l'asse Shanghai. Questa alleanza strategica è stata in costante crescita negli ultimi anni e si è basata su un interesse comune nel consolidare il loro potere e contrastare l'influenza occidentale. Entrambi i leader hanno ribadito il loro impegno a sviluppare ulteriormente questa collaborazione strategica, il che potrebbe avere ripercussioni significative per la politica internazionale.

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