Ha fatto bene il presidente Barack Obama a negoziare un accordo con l’Iran (che pone la fine delle sanzioni economiche) in cambio della promessa che lo sviluppo del nucleare iraniano servirà per soli scopi civili e non per scopi militari?
In sostanza l’Iran si è formalmente impegnato ad abbandonare il proprio programma relativo alle armi nucleari.
Le sanzioni internazionali contro l’Iran sono state sicuramente efficaci perché hanno creato un incentivo economico per l’Iran a sedere al tavolo delle trattative.
Gli analisti però accusano l’Iran di sponsorizzare il terrorismo internazionale in particolare di essere il maggior finanziatore di Hezbollah.
Dopo l’inaugurazione ,giovedì scorso del nuovo tratto del canale di Suez, con una grande cerimonia da parte del governo egiziano ed un eccezionale schieramento di sicurezza a tutela dell’evento il Capo dell’Ufficio Stampa dell’Ambasciata Egiziana a Mosca Aiman Mousa a spiegato : si tratta di 72 km di canale parallelo al vecchio costruito 146 anni fa. Il nuovo canale permetterà alle navi in transito di procedere in entrambe le direzioni e ridurre il periodo di attesa da 22 ore ad 11, aumnetando i ricavi.
La deputata irachena Yazida Vian Dakhil denuncia il rapimento e la vendita come schiave sessuali da parte di Daesh di circa tremila donne, ragazze e minori della minoranza religiosa Yazida nel colpevole silenzio degli USA e della UE.
Il sequestro di massa è avvenuto nel nord ovest dell’Iraq in particolare nella città di Sinjar alcuni mesi fa, ma solo ora se ne parla in modo aperto.
Gli ultimi gravi sviluppi (politici, di sicurezza, ecc. ) in Medio Oriente rappresentano una sfida che mette in serio pericolo l'identità di questa regione. Inoltre, la nascita di un’atmosfera settaria “etnica-religiosa” aumenta i rischi che nascono soprattutto con il crescente stato della divisione psicologica che ormai domina la mentalità di una gran parte dei cittadini mediorientali.
Tra le sfide più importanti che affronta oggi il Medio Oriente è l’idea dell’impossibilità della coesistenza tra i popoli della regione, il che richiede un ricorso verso la divisione a base religiosa o etnica o anche settaria. Questo significa semplicemente una ricetta complessa che porterà a una frammentazione di lungo termine.
Aleppo è stata ormai dimenticata dai media ma è proprio li che si continua a combattere da tre anni. L'energia elettrica arriva per poche ore al giorno e l'acqua manca in quasi tutti i quartieri; dei 2.5 milioni di abitanti di prima della guerra oggi la popolazione secondo una nostra stima raggiunge poco più delle 250mila unità: i cristiani da 200mila sono ora all'incirca 70 mila. La città che era considerata la Milano siriana è divisa in due: ad ovest i governativi, ad est i cosiddetti ribelli che ormai sono milizie indefinite con uomini recuperati ovunque, privi di reali motivazioni politiche e religiose ma semplicemente motivati dal potere che la guerra stessa trasmette.
Con colpevole ritardo il governo turco decide di fare sul serio nel contrasto alle milizie dell'Isis bombardando pesantemente una colonna di terroristi sul confine turco siriano. Fino ad ora un'azione così esplicita non era mai avvenuta; siamo quindi di fronte ad uno spartiacque politico: da oggi la Turchia non avrà più una posizione ambigua nell'opposizione di Daesh.
Secondo le informazioni che giungono dallo Yemen, le forze fedeli al presidente Hadi stanno portando a termine numerose operazioni militari con successo contro le forze Houthi. I miliziani sciiti Houthi stanno ripiegando dalla città meridionale di Ibb, dove è stato ucciso Abu Mahammed al-Ghayli.
Nonostante il governo Italiano non confermi la notizia, unità speciali della Task Force 45 sono da alcuni giorni coinvolte in operazioni di offesa a Ramadi con l'obiettivo di organizzare, insieme al ricostruito esercito iracheno, le azioni propedeutiche alla ripresa del controllo nella strategica regione su cui insiste Ramadi. Ricordiamo che la città Irachena essendo un fondamentale snodo stradale ha rivestito e riveste importanza estrema per la difesa della stessa Bagdad distante appena 80 km.
I combattenti dell'Isis hanno catturato la città di Tadmur, situata nel centro del territorio siriano. La località, che si trova sulla principale strada che collega da ovest ad est Homs a Deir Ezzor, rappresenta un'importante conquista strategica per lo Stato Islamico, che ha messo le mani anche sulla base aerea di Palmyra. Il 14 maggio l'IS aveva conquistato la città di al-Sukhna, 70 km a est di Tadmur. La coalizione con base ad Idlib denominata Jaish al-Fatah, frutto dell'alleanza tra membri di Jabhat al Nusra e diversi gruppi di opposizione, ha preso il controllo della base militare di Mastouma, nella provincia di Idlib.
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La coalizione occidentale perde terreno prezioso ed il centro di Palmira viene occupato dalle milizie Jihadiste.
Il califfato con una incessante tattica di penetrazione, dopo aver sfondato la barriera difensiva esterna si è lentamente avvicinato al centro città e ieri mattina ha sferrato l’attacco decisivo utilizzando la brigata cecena in cui militano gli uomini più efficaci per le battaglie urbane.